PODERE CHIESUOLA
Tradizione, Passione e Sostenibilità
Il Podere Chiesuola ha una storia che affonda le radici nel 1985, quando Bruno Albertazzi, insieme alla moglie Laura, i figli e i genitori, decide di trasferirsi dal Podere Due Orologi a Gaibola al colle Chiesuola. Fin da piccolo, Bruno ha vissuto a stretto contatto con la terra, imparando l'arte della coltivazione dei carciofi dal padre Ugo, che li coltivava fin dai primi anni del '900. Con dedizione e passione, Bruno e Laura si sono rimboccati le maniche per riportare in vita un podere abbandonato, piantando alberi da frutto come ciliegi, albicocchi, susini e fichi. Tuttavia, il loro tesoro più prezioso sono state le piante di carciofo violetto di San Luca, che Bruno ha portato con sé da Gaibola e trapiantato con cura alla Chiesuola.
All'inizio, i figli Adelia e Luigi hanno preso strade diverse, trovando lavoro in altri settori. Adelia, però, ha scelto di rimanere nella casa colonica accanto ai genitori, dove ha cresciuto i suoi figli, Riccardo e Raffaele. Fin da piccoli, i nipoti hanno vissuto la magia della vita agricola accanto al nonno, sentendo il richiamo della terra che li ha portati a seguire le orme di famiglia. Riccardo ha conseguito una laurea in ingegneria, mentre Raffaele è diventato perito agrario, ma entrambi tornano puntualmente al podere per aiutare nei lavori più impegnativi come la falciatura del fieno e l'aratura. Anche Adelia e il marito Renzo contribuiscono attivamente alla raccolta degli ortaggi e della frutta.
Quando Bruno, ormai prossimo ai 90 anni, ha accennato alla possibilità di chiudere l'azienda, figli e nipoti si sono opposti con determinazione. Grazie a questo passaggio generazionale, il Podere Chiesuola continua a fiorire, mantenendo viva la tradizione agricola della collina bolognese. Oggi, il Podere è una delle cinque aziende del Presidio Slow Food dedicato al carciofo violetto di San Luca, un prodotto di eccellenza riconosciuto e apprezzato dai fruttivendoli del quadrilatero di Bologna e da un numero crescente di clienti affezionati. Dal 2023, il carciofo violetto di San Luca ha ottenuto anche il prestigioso riconoscimento DE.CO., attestando ulteriormente la qualità e l'autenticità di questo prodotto straordinario.
Via degli Scalini 14, Bologna